"CITY BIKE - ELOGIO DELLA BICICLETTA"
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Ivan Illich in “Elogio della bicicletta”, 1° ed. 1973, intendeva la bicicletta come unità di misura per l’equità, la sovranità, la libertà e l’ecologia di un popolo.
“L'unica potenza non inquinante è quella metabolica, ovvero quella prodotta dal lavoro dell'uomo attraverso il suo naturale metabolismo. Ma scegliere un'economia a contenuto minimo non piace a nessuno. Non piace al povero perché gli preclude le attese fantastiche della industrializzazione, e non piace al ricco perché lo obbliga a riconoscere la sua passività. La crisi energetica va combattuta attraverso una contro-ricerca in tre fasi: riconoscere la necessità di porre dei limiti; individuare la soglia di crisi; riconoscere le iniquità. Il trasporto è uno degli strumenti cui occorre porre dei limiti al più presto. I mezzi di trasporto consumano energia per essere prodotti, consumano energia per essere utilizzati, consumo spazio per muoversi e per essere lasciati in sosta. È facile capire che occorre porre dei limiti ai trasporti. Illich individua la soglia limite di equità con 25 km/h. Al di là di questa soglia aumenta la penuria sia di tempo che di spazio. La velocità limite è quindi quella di una bicicletta che si muove con la potenza metabolica di un uomo” (fonte: wikipedia.org).
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Vogliamo promuovere la “bicicletta” e la pedalata come unità di misura per una velocità adeguata alle relazioni umane e all’ambiente. Man mano che si supera questa velocità aumenta il prezzo da pagare in inquinamento e deterioramento delle relazioni umane. L’“effetto pedalata” ci auguriamo si diffonda a tutta la nostra provincia di Macerata e all’intera regione Marche.
Con il contributo della Regione Marche
e in collaborazione con www.biketoursibillini.com
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